ESTETISTA: LE TASSE FARANNO FALLIRE IL TUO CENTRO ESTETICO?
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Cara titolare di centro estetico,
le tasse in Italia sono davvero un grande problema e molte tue colleghe sono convinte che il loro centro estetico vada male SOLO ed ESCLUSIVAMENTE a causa delle tasse, tanto da dirmi spesso che
“Le tasse faranno fallire il mio centro estetico!
Se non ci fossero tutte queste tasse il mio centro funzionerebbe perfettamente!”
E’ davvero così?
E’ innegabile che il sistema fiscale italiano sia una schifezza da ripensare da capo.
E’ innegabile che la proporzione tra ciò che paghiamo di tasse e ciò che riceviamo in cambio è sbilanciata verso uno stato sprecone.
E’ innegabile che le tasse sono veramente UN problema da gestire con attenzione.
Tuttavia, per quanto possiamo sentirci arrabbiati, delusi e vittime di una ingiustizia, NON è che possiamo passare la giornata ad aspettare che lo Stato si trasformi nel principe azzurro.
Sono decenni che ci raccontano la favola che le tasse diminuiranno e non è mai successo.
MAI.
Quindi a meno che non facciamo le valigie e andiamo in uno Stato diverso, dobbiamo giocare con le regole che abbiamo qui.
E dobbiamo renderci conto, soprattutto, che molti dei problemi che vive un centro estetico NON sono nemmeno figli delle tasse.
Quando dico questa frase molte tue colleghe si arrabbiamo e mi dicono
“Ma come!!..... Come fai a NON capire che se NON pagassi il 70% di tasse come dicono tutti i giornali io starei benissimo! I miei problemi hanno un solo ed unico nome: TASSE!”
Al che invito alla calma.
Come ho detto capisco benissimo e condivido il tuo sfogo...però se oltre a sfogarti vuoi anche capirne un pò di più ti posso dare qualche spunto su cui ragionare.
Se la tua convinzione immodificabile è che tutti i tuoi problemi siano le tasse, fermati pure qui, NON perdere altro tempo.
Ma se vuoi cominciare a mettere un minimo in discussione questa granitica certezza e dare una possibilità al fatto che puoi fare qualcosa NONOSTANTE tutto, volevo parlarti di uno schemino che mette un pò in fila il movimento dei soldi della tua partita iva.
Si tratta di 7 passaggi ben definiti che si presentano continuamente, giorno dopo giorno, durante la tua giornata.
L’unico vero problema è che NON si presentano in modo ordinato...ma ci torneremo su.
I 7 passaggi sono questi:
PASSAGGIO 1:
SOLDI CHE ENTRANO GRAZIE ALLA PARTITA IVA
Se la partita iva con cui gestisci il tuo centro estetico è la tua unica fonte di soldi in entrata questo passaggio determina la grandezza della torta che gestisci.
Se il tuo fatturato annuo è di 30.000 euro parti nettamente in svantaggio rispetto a qualcuno che fattura 60.000 euro, 600.000 euro o 6.000.000 di euro.
Banale da dirsi ma è sempre meglio ripeterlo.
La cosa importante da dire è che il passaggio 1 DIPENDE UNICAMENTE DA TE.
Qui lo Stato NON ha colpe di niente...se NON di inventare il regime forfettario in cui ti impone di NON fatturare oltre una certa soglia.
Una assurdità mascherata da vantaggio fiscale a cui molti abboccano...ma la scelta di aprire un abominio del genere DIPENDE COMUNQUE DA TE.
PASSAGGIO 2:
SOLDI CHE ESCONO A CAUSA ALLA PARTITA IVA
Aver aperto un centro estetico richiede anche di sostenere dei costi.
Costi che chi NON ha una partita iva ovviamente NON sostiene.
L’affitto dei locali, le apparecchiature, i prodotti, eccetera eccetera.
Le cose importanti da dire sul passaggio 2 sono….2
La prima è che queste spese si “scaricano” per la maggior parte.
Quindi vengono tolte PRIMA di calcolare le tasse.
So già che mi dirai che il fisco certe spese NON le fa scaricare...è vero.
Ma, salvo casi estremamente particolari, NON sono in quantità tale da portare la tassazione al 70%.
E’ anche vero che certi costi sono “imposti” dallo stato...bolli sui conti correnti, siae, corsi vari, ecc...ma è anche vero che comunque sono spesso “scaricabili” e quindi incidono in misura relativa.
La seconda cosa importante da dire sul passaggio 2 è che DIPENDE PREVALENTEMENTE DA TE.
Cioè sei tu che decidi cosa comprare e quanto comprare.
Se quello che compri NON riesci poi a farlo pagare ai tuoi clienti sul passaggio 1...beh, NON è colpa dello Stato.
Se per produrre un fatturato da 30.000 euro ne spendi 50.000...NON è colpa dello Stato.
C’è sicuramente qualcosa che puoi fare TU, senza aspettare aiuti da nessuno.
PASSAGGIO 3:
SOLDI CHE RIMANGONO GRAZIE ALLA PARTITA IVA
Ai soldi incassati togliamo le spese e troviamo quanto produce effettivamente il tuo centro estetico.
E qui spesso casca l’asino.
Nel senso che in questo passaggio 3 rimane talmente poco che i passaggi successivi diventano un vero e proprio dramma.
Il punto da NON dimenticare, però, è che fino a qui è praticamente TUTTO nelle TUE MANI.
Fin qui lo Stato NON è che abbia grandi responsabilità da prendersi, che piaccia o NON piaccia.
PASSAGGIO 4:
TASSE SUL REDDITO PRODOTTO CON LA PARTITA IVA
E qui cominciano le note dolenti.
Qui è dove tutti pensano di perdere il 70% quando in realtà NON è propriamente vero.
Lo ribadisco per la miliardesima volta, sicuramente il prelievo è alto.
Ma NON è il 70%.
In media direi tra un 40% ed un 50% a seconda dei casi.
Il vero problema è che questa % viene spesso calcolata su un passaggio 3 da fame.
Cioè se tolgo il 50% dei soldi rimasti e i soldi rimasti sono 10.000 euro è un casino.
Vivere con 5.000 euro è impossibile.
Solo che quei 5.000 sono quello che son stato in grado di produrre io.
Non lo Stato.
IO.
Se fossi stato in grado di produrre 50.000 euro anziché 10.000 euro e mi avessero tolto lo stesso 50%....beh ne avrei 25.000.
Mi starebbe sulle scatole uguale ma almeno qualcosina in più riesco a fare.
Perché quei soldi che mi avanzano dopo aver pagato le tasse sono il
PASSAGGIO 5:
SOLDI CHE RIMANGONO PER LA VITA PRIVATA
Perché alla fine della fiera è con quei soldi che devi vivere la tua vita extra-partita iva.
Quella vita fatta di famiglia, amici, tempo libero, vacanze, eccetera eccetera.
E, spesso, questi soldi avanzati sono TROPPO POCHI per affrontare il
PASSAGGIO 6:
SOLDI E TASSE CHE ESCONO PER LA VITA PRIVATA
Capita spesso, infatti, che semplicemente hai uno stile di vita più alto di quanto sei in grado di produrre davvero fino al passaggio 3.
Vero che se al passaggio 4 lo Stato ci lasciasse un pò di più sarebbe meglio.
Ma se sono in grado di produrre solo 10.000 euro anche con una tassazione più bassa...avrei comunque solo 10.000 euro.
Pochini a prescindere.
Produco una torta troppo piccola (passaggio 1)...la faccia cadere quasi tutta prima ancora che arrivi nel mio piatto (passaggio 2)...le poche briciole me le mangia un uccellino statale (passaggio 3)...e con quella misera che rimane (passaggio 4) NON ci campo come vorrei.
Qui ci possiamo scatenare sul discorso tasse.
Nel senso che con i soldi che ci rimangono dobbiamo effettivamente pagare ANCORA tasse.
Nel senso che se andiamo a mangiare una pizza che costa 10 euro:
-
9,09 euro sono il costo della pizza
-
0,91 euro sono IVA sulla pizza.
Se NON esistesse l’IVA ogni 10 pizze una sarebbe GRATIS
E così per tutto il resto delle cose...la successione se eredito, le tasse sulle immondizie, la tassa sulla TV di casa, eccetera eccetera.
Se aggiungiamo TUTTE queste voci sono d’accordo che il total tax rate di un italiano possa essere alto, magari anche al 70%...sarebbe da fare il conto.
Anche perché NON è che TUTTI paghino ogni anno TUTTE le tasse che esitono.
Potrebbe essere interessante fare un conteggio.
Tuttavia c’è un concetto che deve essere ben chiaro: questo passaggio 6 lo hanno TUTTI GLI ITALIANI.
Che siano partite iva, dipendenti, pensionati, disoccupati e qualunque altra categoria esista.
Cioè questo passaggio NON è tutto sulle spalle di chi ha una partita iva.
Il dipendente NON è che paga la pizza 9,09 euro e il titolare di partita iva 10 euro...la pagano 10 euro tutti e due.
E’ un problema che riguarda tutti.
Quindi giusto protestare per avere una pizza gratis ogni 10 pizze eliminando l’IVA...ma NON sotto il cappello di una protesta “da partita iva”.
PASSAGGIO 7:
“RISPARMIO O MI INDEBITO”
Alla fine di questi 7 passaggi ti puoi trovare in 2 situazioni soltanto:
-
Ti avanzano soldi, per cui risparmi;
-
Ti mancano soldi, per cui ti indebiti.
Che sia con una banca, che sia con lo Stato, che sia con un familiare poco importa.
Se dopo tutti questi passaggi ti mancano dei soldi sicuramente qualcun altro li ha messi...o li sta ancora aspettando di ricevere!
E QUINDI….
Il vero problema che hai è che questi 7 passaggi, nella vita di ogni giorno, NON sono così in ordine.
Questi 7 passaggi sono continuamente MESCOLATI tra loro.
Incassi e paghi secondo tempi e modi notevolmente ingarbugliati...e quindi rischi di trovarti in grande confusione coi soldi.
Ti perdi.
Ti senti in ansia.
Ti senti oppressa.
Ma devi anche renderti conto che puoi cercare di risolvere, visto che le parti più importanti, i primi passaggi, DIPENDONO DA TE.
E’ vero che la tua vita è contaminata dallo Stato...purtroppo NON lo puoi evitare.
Ma è anche vero che NON tutto dipende dallo Stato.
Molto dipende da TE e da come calcoli correttamente tutti i soldi necessari per affrontare i 7 passaggi che hai visto.
E su questo devi farti aiutare dal tuo commercialista che tutti questi calcoli li può fare assieme a te.
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